1. Storia dell’Economia (Jean-Baptiste Colbert)

Nel 1600-1700 le idee economiche dominanti nella Francia e nell’Inghilterra erano quelle elaborate dai cosiddetti economisti mercantilisti tra cui il francese Jean-Baptiste Colbert.

Jean-Baptiste Colbert (1619 – 1683)

Jean-Baptiste Colbert (1619 – 1683) (Photo credit: Wikipedia)

Secondo Colbert, essendo la ricchezza di uno stato basata sulla quantità di moneta, è necessario, per arricchire il paese ed aumentarne la potenza, incrementare le esportazioni (apportatrici di nuova moneta) e diminuire le importazioni (che fanno perdere moneta a vantaggio dei concorrenti). Per favorire le esportazioni, la produzione nazionale deve abbracciare il più alto numero possibile di settori merceologici e raggiungere in essi standard qualitativi così elevati da sbaragliare la concorrenza. Nel tentativo di raggiungere questi obiettivi, Colbert divenne il vero padre dell’industria francese del lusso.

Penso di notare una fastidiosa similitudine con l’attuale politica economica della Germania, ma magari è solo un’impressione sbagliata partorita da una persona ignorante di economia come me.

Per garantire i già menzionati standard di qualità, che dovevano caratterizzare il prodotto francese e farlo preferire a quello dei concorrenti, le autorità stabilirono un complesso sistema di minuziosi regolamenti, che disciplinavano le varie tecniche di produzione. Far rispettare detti regolamenti, come informare il governo di progressi e necessità delle manifatture, era compito di un corpo di ispettori appositamente creato da Colbert. Vennero create in tutta la Francia commissioni per controllare la qualità della produzione delle fabbriche. I prodotti mal riusciti venivano esposti in pubblico con un cartellino che indicava il nome del responsabile. Dopo due errori i colpevoli venivano legati ed esposti al pubblico, e i funzionari invitavano la folla a insultarli. La pigrizia, la negligenza o la insubordinazione sul lavoro venivano punite con severità militare, anche con la fustigazione.

Ancora, quella vocina: “Voi siete i PIIGS, i fannulloni dell’Europa, pigri e negligenti!” Questo comincia ad inquietarmi un poco.
Per chi non lo sapesse PIIGS (pigs in inglese significa maiali) è l’acronimo di: Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna. Che teneri e premurosi vero?

Il mercantilismo quindi, si trattava per lo più di idee funzionali alla protezione degli interessi delle grandi compagnie che dominavano il commercio internazionale tra questi paesi ed il resto del mondo. Queste idee favorivano i potenti e, soprattutto, solleticavano le ambizioni dei regnanti che nella disponibilità di tanto oro intravvedevano la possibilità di allestire eserciti da usare poi in guerre di conquista. Il governo dell’economia, pertanto, si materializzò nell’emanazione di leggi e regolamenti – e nella nascita di apparati burocratici deputati alla loro applicazione – aventi lo scopo di favorire le esportazioni e di impedire le importazioni. I dazi alle importazioni costituivano l’asse portante di questo tipo di intervento.

Temo di essermi sbagliato. L’Europa non sta attuando una protezione degli interessi delle grandi compagnie che dominano il commercio internazionale… o cavolo… SI INVECE! Ma siamo tornati al MERCANTILISMO???

Il mercante, svincolata la propria condotta dalla morale comune, opera nel mondo secondo criteri razionali e consapevoli, dimostrando le proprie funzioni di commerciante, imprenditore, banchiere. L’attività del mercante si esplica in società fondate economicamente sul sistema agricolo ma in cui c’è una stretta connessione tra attività economica e Stato; i mercanti operano accrescendo la ricchezza e il prestigio propri e dello Stato, mentre quest’ultimo garantisce la stabilità, l’ordine pubblico, l’allargamento del mercato attraverso la politica di conquiste coloniali. L’economia è dunque finalizzata all’interesse dello Stato, il quale a sua volta rappresenta un mezzo a disposizione dell’economia mercantile, grazie alle politiche di crescita economica e di espansione promosse ed alla capacità del mercante di inserirsi in questo contesto.

Svincolata la condotta dalla morale comune… opera secondo criteri razionali e consapevoli… funzioni di commerciante, imprenditore e banchiere… Ma si sta parlando del 1600 o del 2000? Perché non vi trovo differenze? Ah, si, una c’è: società fondate economicamente sul sistema agricolo. Oggi invece sono fondate economicamente sul sistema finanziario. Almeno prima vendevano grano e patate, ora invece vendono fuffa… assicurazioni, pensioni, azioni, titoli… tutta roba virtuale. Che neanche ci mangi.

Attuali conclusioni: 400 anni di evoluzione economica e sociale per tornare al punto da cui siamo partiti: il mercantilismo. La Germania punta tutto sull’incremento delle esportazioni e delle qualità delle sue merci. Gli avversari di tale commercio vengono sminuiti, denigrati e umiliati perché non in grado di competere in una gara già persa in partenza dato che le regole di questo gioco le ha fatte la Germania stessa. L’Europa attua una protezione degli interessi di queste compagnie, tra cui la BCE che domina il mercato finanziario europeo. Tutto questo è quantomeno inquietante.

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